I nostri gioielli
Riteniamo doveroso specificare che tutti i nostri abiti sono fatti con materiali naturali presenti alla corte del duca di Milano , completamente tagliati ed assemblati a mano , orli, cuciture e tutti i ricami rigorosamente manuali . Le chiusure sono fatte solo con asole e laccetti, non sono presenti bottoni o cerniere .La lavorazione e la cura è la stessa usata a quel tempo e questo per noi è motivo d'orgoglio e vanto. L'aspetto negativo è il tempo necessario per il confezionamento, ma il risultato ripaga solitamente le sarte di Contrada capitanate dalla Presidentessa Alessandra vera maga del cucito.
Un plauso a tutte queste ragazze che con sagacia e pazienza certosina creano opere poi ammirate ed apprezzate in varie sfilate
Un plauso a tutte queste ragazze che con sagacia e pazienza certosina creano opere poi ammirate ed apprezzate in varie sfilate
La Bella Principessa
Abito realizzato dallo studio dell'opera La bella Principessa , inizialmente attribuito alla scuola tedesca del XIX secolo ma un'impronta digitale scoperta sulla parte alta della tela ha svelato un'incredibile sorpresa: il ritratto sarebbe stato dipinto nientemeno che da Leonardo Da Vinci.
Il quadro realizzato a gesso penna ed inchiostro ritrae probabilmente Bianca Sforza, figlia di Ludovico Sforza duca di Milano.
L'attribuzione del quadro al genio di Leonardo è ancora in fase di studio ma tutte le analisi fino ad oggi portano a quella soluzione.
L'abito è composto da due parti distinte: l'abito vero e proprio ed una sopraveste.
Il materiale utilizzato è una stoffa di pura seta interamente foderata con tessuto di cotone , il tutto realizzato manualmente in tutte le sue parti .
Sulla sopraveste all'altezza del taglio delle maniche è presente un ricamo tinta su tinta sempre fatto rigorosamente a mano. Naturalmente tutti i nostri abiti non conoscono uso di materiali più moderni quali cerniere o bottoni.
Per la completa realizzazione dell'abito dallo studio del quadro all'ultimo ricamo fatto ci sono voluti ben 6 mesi di lavoro paziente ed accurato
Il quadro realizzato a gesso penna ed inchiostro ritrae probabilmente Bianca Sforza, figlia di Ludovico Sforza duca di Milano.
L'attribuzione del quadro al genio di Leonardo è ancora in fase di studio ma tutte le analisi fino ad oggi portano a quella soluzione.
L'abito è composto da due parti distinte: l'abito vero e proprio ed una sopraveste.
Il materiale utilizzato è una stoffa di pura seta interamente foderata con tessuto di cotone , il tutto realizzato manualmente in tutte le sue parti .
Sulla sopraveste all'altezza del taglio delle maniche è presente un ricamo tinta su tinta sempre fatto rigorosamente a mano. Naturalmente tutti i nostri abiti non conoscono uso di materiali più moderni quali cerniere o bottoni.
Per la completa realizzazione dell'abito dallo studio del quadro all'ultimo ricamo fatto ci sono voluti ben 6 mesi di lavoro paziente ed accurato
La dama con l'ermellino
La dama con l'ermellino è un olio su tela di Leonardo da Vinci datato poco dopo il 1488 e ritrae probabilmente Cecilia Gallerani, feudataria di Saronno ed una delle amanti di Ludovico Sforza detto il Moro .
L'abito è stato confezionato utilizzando stoffa in velluto completamente ed assolutamente a mano, compresi i ricami realizzati con filo dorato
Sulla schiena realizzata un'allacciatura fatta di 25 laccetti in cotone finiti con una punta in rame
La camicia bianca presente sotto l'abito è in puro cotone e fatta sempre a mano.
I tempi di realizzazione hanno impiegato il lavoro delle sarte di contrada per almeno 4 mesi
L'abito è stato confezionato utilizzando stoffa in velluto completamente ed assolutamente a mano, compresi i ricami realizzati con filo dorato
Sulla schiena realizzata un'allacciatura fatta di 25 laccetti in cotone finiti con una punta in rame
La camicia bianca presente sotto l'abito è in puro cotone e fatta sempre a mano.
I tempi di realizzazione hanno impiegato il lavoro delle sarte di contrada per almeno 4 mesi
Ritratto di dama
Il quadro è di Giovanni Ambrogio de Predis, pittore e miniaturista milanese vissuto nella seconda metà del 1400 ed ha lavorato per ben 10 anni, dal 1472 presso la Corte degli Sforza a Milano
L'identità della donna ritratta è tutt'ora ignota, ma molti critici pensano sia Beatrice d'Este prima duchessa di Bari e poi duchessa di Milano dopo il matrimonio con Ludovico Sforza
L'abito realizzato come nostra consuetudine rigorosamente a mano e senza aiuti moderni quali cerniere e bottoni, viene realizzato con una stoffa di pura seta
Il mantello in velluto foderato in seta color giallo oro viene interamente ricamato a mano con filo dorato.
Ci sono voluti ben 5 mesi di lavoro per confezionare l'abito ed il mantello
Il gioiello è interamente fatto a mano in oro e perle realizzato dal maestro orafo Marco Fallavigna
L'identità della donna ritratta è tutt'ora ignota, ma molti critici pensano sia Beatrice d'Este prima duchessa di Bari e poi duchessa di Milano dopo il matrimonio con Ludovico Sforza
L'abito realizzato come nostra consuetudine rigorosamente a mano e senza aiuti moderni quali cerniere e bottoni, viene realizzato con una stoffa di pura seta
Il mantello in velluto foderato in seta color giallo oro viene interamente ricamato a mano con filo dorato.
Ci sono voluti ben 5 mesi di lavoro per confezionare l'abito ed il mantello
Il gioiello è interamente fatto a mano in oro e perle realizzato dal maestro orafo Marco Fallavigna
Giornea di Galeazzo Sforza
Sicuramente l'abito più impegnativo e difficile da realizzare a partire dalla qualità della stoffa. Grazie all'abilità di un maestro artigiano che ha realizzato manualmente con un telaio settecentesco la stoffa creata con fili di pura seta mentre i gigli sono tessuti con filo d'oro.
L'attenzione e la capacità di tingere naturalmente la stoffa fanno di quest'abito sicuramente la più preziosa opera realizzata dalla sartoria di contrada ed il risultato con l'incredibile apprezzamento avuto nella sua presentazione alla fiera Armi e Bagagli di Piacenza è sicuramente di altissimo livello.
L'abito ha fatto la sua comparsa in sfilata per la prima volta in Vigevano, ma si farà apprezzare ben presto in tutte le nostre rappresentazioni.
Di seguito potete vedere alcune fasi della lavorazione e del telaio utilizzato per la tessitura.
L'attenzione e la capacità di tingere naturalmente la stoffa fanno di quest'abito sicuramente la più preziosa opera realizzata dalla sartoria di contrada ed il risultato con l'incredibile apprezzamento avuto nella sua presentazione alla fiera Armi e Bagagli di Piacenza è sicuramente di altissimo livello.
L'abito ha fatto la sua comparsa in sfilata per la prima volta in Vigevano, ma si farà apprezzare ben presto in tutte le nostre rappresentazioni.
Di seguito potete vedere alcune fasi della lavorazione e del telaio utilizzato per la tessitura.